Per
la Giornata della Memoria, varie
le manifestazioni in tutta Italia. A Lecce, presso le Officine Culturali
Ergot, Piazzetta Falconieri, l'associazione LeA organizza, questa
sera, 25 gennaio, alle ore 19.30 Homocaust Remembrance Day con la proiezione di "Aimée e Jaguar",
storia d'amore fra due donne ai tempi delle persecuzioni naziste.
IL 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, istituita
nel 2000 dal Parlamento Italiano per ricordare l’Olocausto e le vittime dello
sterminio nazista. E' la data in cui, nel 1945, le truppe sovietiche
dell’Armata Rossa scoprirono ad Auschwitz un campo di concentramento con tutto
l'orrore che conteneva e che i sopravvissuti raccontarono.
Per molto tempo la gente ha ignorato, tuttavia, che nei campi di
sterminio, oltre ad ebrei, disabili, malati mentali, oppositori politici e Rom,
furono deportati omosessuali e transessuali considerati malati e
sottoposti a torture ed esperimenti particolarmente atroci. Il termine Omocausto (Homocaust) ne indica appunto lo sterminio.
Ecco alcuni dei colori utilizzati per identificare
gli internati nei campi di concentramento nazisti. Erano triangoli di stoffa da applicare sulle
divise dei prigionieri.
La legge tedesca che proibiva l’omosessualità era nota
come Paragrafo 175 e venne abrogata solo nel 1969. Il confino fu uno degli
strumenti del fascismo utilizzato per reprimere l’omosessualità.
Siamo nel 2017, c’è ancora moltissima strada da fare, c’è ancora chi erroneamente pensa
che l'omosessualità sia un disturbo mentale e che la non conformità di genere sia una specie di devianza. Nel 1974 l’omosessualità
venne cancellata dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali
(DSM) pubblicato dall’American Psychiatric Association (APA) e che l’OMS, il 17 maggio del 1990, depennò l'omosessualità dall'elenco delle malattie
mentali definendola “una variante
naturale della sessualità umana”
In alcuni paesi del mondo le persone
omosessuali e transessuali sono vittime di aggressioni, di esclusioni, sono passibili di
arresto e addirittura di condanna alla pena di morte. E' anche vero che la conquista dei diritti civili in un numero sempre più grande di nazioni e una maggiore e più corretta informazione aiutano la società tutta a capire quante varie espressioni ha la natura umana e come la libertà di espressione e di armonia con se stessi meritino rispetto.
Purtroppo l'omofobia e la transfobia sono ancora presenti anche nella società italiana, pur se riconosciamo un cambiamento culturale in
atto. Ci sono giovani esasperati da comportamenti omofobi e dalla paura
insopportabile di non poter essere se stessi neppure in famiglia e iniziative -
spacciate per manifestazioni in difesa della libertà di pensiero o della
famiglia tradizionale – palesemente contro i diritti delle persone LGBT. Bisogna
lavorare sull’informazione corretta
, aprirsi al dialogo, cercare momenti di confronto,
provando a sensibilizzare il maggior numero possibile di persone a questa
tematica.
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